Nonostante i livelli dei prezzi di benzina e diesel continuino ad oscillare verso l’alto e, per molti, la situazione appaia davvero insostenibile, c’è un piccolo spiraglio di luce.

Il terribile ed esoso tunnel buio e spaventoso dei rincari senza fine dei carburanti potrebbe permetterci, per almeno un momento, di trarre un sospiro di sollievo.

Come molti sapranno, in effetti, sta arrivando il famoso bonus benzina, il nuovo sussidio pensato dalle autorità di governo per sostenere alcuni cittadini nei rifornimenti.

E’ iniziata la procedura per l’ottenimento dell’importante sostegno, già in questi giorni, e per ottenerlo la prassi sembra esser abbastanza semplice: come fare ad averlo?

Prima di tutto, occorre parlare con il datore di lavoro. Sì perché il governo ha stanziato dei fondi che, da questo mese in poi, possono e debbono essere erogati, entro limiti precisi, a tutti i beneficiari.

Bonus benzina, ecco come averlo

Il limite del bonus è pari a 200 euro, e spetta solo ad alcune particolari tipologie di fruitori. Di chi si tratta? prima di tutto chiariamo che più che bonus benzina sarebbe il caso di chiamarli Fringe benefit.  Che cosa sono? In poche parole i fringe benefit sono quei benefici detti accessori che si sommano alla normale retribuzione da redditi di lavoro di un cittadino: in pratica sono una parte di retribuzione che non è in denaro, ma in altra forma, quelle dell’ottenimento di un servizio o di un bene.

Può trattarsi di buoni pasto, bonus specifici o, appunto, anche bonus carburanti. Questi bonus non vanno a aumentare il reddito del lavoratore, ragion per cui la cifra della busta paga non è tassata e queste aggiunte possono essere anche portate in deduzione dal datore di lavoro.

Le regole per il bonus benzina

Come i buoni carburanti, dunque, la stessa cosa vale per i buoni pasto, l’uso di auto aziendali, l’uso di computer della ditta, cellulari di servizio e via discorrendo. Spesso però si parla di benefit anche in relazione a bollette e utenze della luce, interessi del mutuo e via discorrendo.

Per la precisione il bonus benzina può essere ottenuto dai lavoratori dipendenti del settore privato, dunque non i dipendenti pubblici, gli operatori di studi professionali  del terzo settore, gli apprendisti, i soci di cooperative e i lavoratori da remoto. Bisogna però aver un reddito annuo lordo sotto i 35 mila euro, e il bonus non è concesso direttamente al cittadino, ma è il datore di lavoro che lo eroga su base cosiddetta volontaria, per quanto però non sussiste nessun obbligo in merito.

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